Clàsica Jaén Paraiso Interior 2022, Tim Wellens confronta con la Strade Bianche: “Ci sono soltanto settori sterrati in salita, è una grossa differenza”

Un buon secondo posto per Tim Wellens in vista della Strade Bianche 2022. Il corridore belga, nella giornata di lunedì 14 febbraio, ha preso il via alla prima edizione della Clàsica Jaén Paraiso Interior 2022, gara di un giorno in terra spagnola in cui parte del tracciato si snodava su terreno sterrato. Il portacolori della Lotto – Soudal non è riuscito a resistere alla accelerazioni di Alexey Lutsenko e si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio. Un risultato che comunque lo soddisfa in vista di quella che per lui è forse la corsa che più preferisce nel calendario WorldTour: la Strade Bianche. Al termine della classica iberica, il belga ha avuto modo di fare paragoni sulle due manifestazioni trovando analogie e differenze.

“Questa gara è come le Strade Bianche ma il vantaggio è che in quest’ultima ci sono settori di sterrato in discesa mentre qui ci sono soltanto in salita e questa è una grossa differenza – spiega terminata la competizione a VeloNews – É più facile quando sei davanti staccare gli avversari, sta tutto in come ti posizioni quando vai in discesa sulla strada bianca, questa è la differenza principale”, commenta riguardo al diverso modo di fare selezione tra la gara italiana e la neonata competizione spagnola.

Continuando poi con i paragoni tra le due corse Wellens commenta: “In effetti sono un po’ paragonabili ma dobbiamo essere onesti, il livello sarà più alto (alla Strade Bianche) perché è WorldTour ma comunque è bello arrivare secondi qui. Ho bei ricordi della Strade Bianche, sono stato terzo una volta, poi in top ten, mi piace correre sullo sterrato quindi non vedo l’ora di correrla. I settori gravel mi piacciono e io sono piuttosto tecnico, quindi per me è un vantaggio, vorrei che ci fosse del gravel in ogni gara“.

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